Di cosa è fatto un acquario

Una vasca in vetro, un filtro, un riscaldatore, un termometro, luci. A questo aggiungiamo una mangiatoia automatica, se vogliamo. Sicuramente ci vorrà un secchio e una tanica per i cambi d'acqua e il tubo con campana per pulire. Una lunga pinza per spostare foglie e oggetti, di quelle di plastica, molto comuni, fatte per le piante come un paio di forbici per potare, o più belle e precise ma costose, extralunghe in acciaio. La lunghezza equivale alla praticità.

Condizionatore per l'acqua, mangime base. Per il fondo c’è da scegliere quanto spendere, la materia ed il colore, sabbia, ghiaia, granulati, rocce, legni ecc... Piante e pesci dovrenno seguire a scelte e criteri ancor più tecnici. La scelta della vasca è personale si conti che però a molti pesci piace nuotare in lunghezza più che in altezza e che a seconda delle razze verranno occupate zone diverse della colonna d'acqua. Ad informarsi bene su siti specifici se ne deduce che sarebbe ancora meglio, per gli abitanti pinnuti, un acquario monospecie, una specie sola di pesci da allevare e far riprodurre senza disturbi ulteriori ma questo è generalmente poco praticato.

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Consigli per iniziare, ovvero prevedere lo "sbattimento"

Allora che cosa vogliamo? Teniamo presente che se non saremo maniacali e faremo i passi giusti, l'acquario dolce non comporta, una volta avviato, tutto questo gran lavoro. E' una condanna la cui gravità ci si auto-infligge... sto scherzando. Ma se iniziamo una cosa come questa dobbiamo averne voglia, essere magari costanti perché qualche pulizia va fatta, qualche potatura anche, come i cambi d'acqua che necessitano e ritardarli in accumulo non è bene. Niente di trascendentale e s'impara anche a fare tutto con ordine e pulizia, mantenendo la pace domestica. Io ci sono riuscito e non sono certo Mary Poppins. Fare i passi giusti vuol dire scegliere furbamente pesci, per esempio, che vivano a valori di ph intorno a 7 e più, in modo da evitare di girare con taniche di parecchi litri per comprare acqua prodotta per osmosi, l'acqua a ph basso e praticamente demineralizzata (ma prodotta per l'uso specifico, non quella per ferro da stiro), per raggiungere valori lontani dalla propria acqua di rubinetto. E se pensassimo di usare l'acqua di rubinetto decantata? Non è una buona idea? Se abbiamo un acqua decente è un'ottima idea. Certo se volessimo tenere dei Discus, no, non lo sarebbe visto il Ph a cui vivono ma in fondo perché, con tutti i bei pesci che ci sono?

Dolce o Marino

Per iniziare meglio dolce. Sinteticamente possiamo dire che chi ha il marino lavora un po' di più, spende un po' di più ed ha a che fare con un sistema generalmente più delicato rispetto ad un acquario di acqua dolce. Chi ha il marino ha anche possibilità di scelte in gran numero fra coralli duri, molli, pesci, crostacei e tanto altro, da far girar la testa per forme e colori, è la magnificenza del mare. Non mi dilungherò per ora però sull'attrezzatura differente e la preparazione dell'acqua marina che un acquario marino presuppone. Per un principiante non vedo a logica, l'inizio col marino. Il dolce, se l'interesse rimane vivo, permette una conoscenza credo più "economica" e non manca di dare altrettante soddisfazioni e possibilità d'evoluzione. Il numero di pesci in quanto a diversità di specie d’acqua dolce disponibili, una volta erano di gran lunga minore, come di piante acquatiche, per non parlare di crostacei da dolce, gli arrivi più recenti. Oggi invece possiamo sbizzarrirci e sperimentare in modo creativo e ricercare, nel caso delle piante, nuove rare perle. I crostacei come gamberetti (caridine e neo caridine) sono una delle nuove (relativamente) frontiere di allevamento e non mancano diverse specie di gasteropodi.


 

I costi elettrici

Ma quanto costa? Ovviamente dipende ma vediamone gli elementi per un 100 lt. Sicuramente un filtro, un riscaldatore, le luci. Questo va pensato sulla grandezza dell'acquario. Il riscaldatore viene calcolato 1w-litro e questo è vero ma ha un termostato che fa sì che ne vada in funzione la resistenza sommergibile solo quando serve, quindi si accende e si spegne all'occorrenza. Il filtro sono pochi watt, sicuramente meno di 10, per intendersi e se le luci saranno al neon, T5 o T8 alla fine del mese non avremo un rincaro della bolletta molto sensibile, considerando che anche se le luci possono essere diciamo 50 Watt sono accese una parte della giornata e non come il filtro che è 24 ore. Per la mia esperienza non è un problema economico degno di nota.