L’illuminazione

Accennerò brevemente all’argomento poiché in rete, come per gli altri punti, c’é molto se si vuole approfondire. Per le luci attualmente la formula più economica sono i neon (T8 i più usati in passato) T5 (i neon più sottili e attuali). Non sto a citare le efficienti (costose e riscaldanti) Hqi che pesano assai in bolletta. Quindi l’illuminazione a Led . Quello che conta è il wattaggio, la temperatura colore (kelvin) e lo spettro. Per i pesci non c’é tutta questa differenza se la temperatura colore è 4000k o 7000k ma per le piante sì. Una scelta moderna e comune è calcolare il wattaggio totale dei neon come metà dei litri (ma forse anche meno di 50 watt per 100lt.) e se si hanno piante, tubi misti da 4000k e altri da più kelvin, è un'idea non sbagliata di sicuro.

Importante è il periodo di luce che impostiamo, 8-9 o 10-12 ore, le cose cambiano per le alghe c'é anche questo oltre ad alcune frequenze luminose che fanno godere alla grande le alghe (se avete anche parecchi nutritivi in vasca alleverete più che altro quelle, purtroppo). Consideriamo che la profondità della vasca ha la sua importanza, la luce viene assorbita in alcune frequenze mano a mano che scende verso il fondo e avremo una diversa qualità di luce se la vasca è profonda  80 cm e diversa ancora se 40 cm. Calcoliamo la luce anche per il tipo di piante, se abbiamo delle anubias e poco altro potremo stare veramente minimi ma se abbiamo piante rosse o vogliamo fare i fighi (!) col pratino di Glossostigma Elatinoides o simili, dovremo dare tanta luce davvero. Personalmente non faccio testo forse perché uso led a 10000k e mi trovo bene, le piante crescono e le alghe no. La cosa potrebbe suonare strana vista la maggiore radiazione penetrante di una luce ad alta temperatura colore ma le alghe, come le piante, reagiscono ad un certo spettro e dando per soddisfacente la crescita che mi ritrovo, sono contento che non crescano proprio le alghe, anzi, quelle che crescono le lascio per far pasteggiare i miei loricaridi & Co. Andando avanti ho introdotto qualche led più caldo e ho mantenuto le cose così.

 

 

La mia prima plafoniera a Led

Dopo i miei 2 neo T5 10000k di 18w l'uno (36 watt totale) mi sono deciso, per motivi vari e per il gran numero di piante, esseri che mi piacciono molto, a costruire una plafoniera Led, con l'indispensabile aiuto di Filiberto, acquariofilo di lunga esperienza Dolce-Marino. S'una struttura d'alluminio a tre assi incardinati  50x27 circa ecco 18 led da 3w alimentati da opportuno aggeggio.

NB: Dopo un primo periodo di morti cadenzate di alimentatori stabilizzati costosi e sempre caldi, la soluzione è stata alimentare con un banale alimentatore di potenza adeguata (di vecchia stampante) ma far gestire a 6 stabilizzatori a valle gruppi di tre led. Con questa formula si sono abbattuti problemi e costi. In foto, il primo tipo di alimentatore.

Alla prova dei fatti, all'attacco della spina il bagliore è stato subito notevole e soddisfacente. Così all'occhio umano. La scelta dei 10000k e solo di questa gradazione kelvin, sicuramente ha uno spettro limitato e freddo ma fatta la sperimentazione, poiché sperimentare mi interessa sempre, la cosa ha avuto risultati ben diversi da quelli che si dicono in giro (e niente alghe). Per la dissipazione, dopo un'ora di accensione sono rilevabili 40 gradi sulle piastre. Comunque questi led cinesi non sono niente male a quanto pare, non sono i fantomatici Cree ma si difendono, a partire dal prezzo.

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Dopo diverso tempo ecco pronto il resto e la struttura viene inserita in un contenitore in alluminio, protetta inferiormente da un vetro; pensavo che le soluzioni protettive trasparenti con materie plastiche fossero non senza conseguenze per assorbimento controproducente ma mi hanno detto che alcuni materiali sono più trasparenti del vetro, non lo sapevo.

Sui lati, due fori per parte protetti da griglia metallica, nella parte superiore un foro con griglia, sotto il quale una piccola ventola (piccolissima, a giudicare da quelle utilizzate normalmente in progetti già visti). Questa arrivava a svolgere egregiamente il suo lavoro ma con un leggero rumore che personalmente non potevo tollerare. In seguito si è capito che non era così necessaria e come già detto le disfuzioni led erano di origine elettrica, dopo l'intervento a stabilizzazione separata niente più problemi.

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Il peso è forse intorno ai 4 Kg, ed è stato scelto il cavetto d'acciaio come attacco permanente. Sono state usate due staffe da mensola, robuste e lunghe, sporgenti una trentina di cm. dal muro, su cui è stato praticato un foro dove passa il cavo che si chiude oltre il foro s'un anello d'acciaio.

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A "riposo" la plafoniera pende (vedi sopra) alla massima estensione permessa dal cavo mentre per operare in vasca i due anelli vengono tirati, mentre il cavo scorre nel foro, fissati a due piccoli ganci aggiunti quasi alla base di partenza della staffa, vedi sotto.

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Ecco la plafoniera elevata e fissata, la cui luminosità residua permette di lavorare per potature e pulizie in tutta comodità. Il lavoro più importante è stato quello della regolazione e registrazione delle lunghezze.

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Il risultato finale è buono, la luce è più che raddoppiata rispetto ai 10k t5.

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