Il fondo e gli arredi

Come in tutte le cose, si può mirare a soluzioni economiche o affidarsi a materiali di nuova generazione e addirittura "firmati". Quello che in genere bisogna evitare nella scelta di sabbie, rocce, granulari e ghiaie è l'origine o parziale costituzione calcarea. Quindi per le sabbie e ghiaie meglio acquistare materiale per acquariofilia anche economico mentre per le rocce se si vuole fare da sé, non ci si dimentichi di fare la prova versando un acido sulla roccia in prova (un famoso anticalcare per esempio) e notare se "frigge", in quel caso l'elemento non è idoneo, se non per acquari di tipo alcalino come ciclidi africani. La sabbia o ghiaia deve essere sciacquata a lungo in acqua corrente, ripulita dalle polveri in eccesso, si può mettere in un grosso secchio nella doccia o nella vasca con il flusso dentro e rigirarla delicatamente con la mano, finché non si nota limpidezza (attenzione a non otturare lo scarico con la ghiaia! ). I sassi e le rocce, come la sabbia, anche se comprati devono essere lavati o bolliti. Calcoliamo sempre che le rocce e il resto, che mettiamo, andranno ad aumentare il peso dell'acquario che non sarà solo più pieno d'acqua. Io ho trovato grande soddisfazione utilizzando pomice naturale che in alcune parti d'Italia si trova sulle spiagge. Se avete questa fortuna, raccoglietene, prendete i pezzi con l'aspetto più rassicurante, senza tracce di catrame o altro. Fatele bollire a lungo. Di norma alcune affondano subito dopo un po' di permanenza nell'acqua, altre affonderanno con molta calma. Prendetele quando fredde e usatele per l'acquario, esse hanno alcuni vantaggi: la forma naturale e il gradevolissimo effetto roccia, la leggerezza unica poiché schiuma vulcanica ricca d'aria e per finire, ottimo appiglio per piante epifite (anubias, microsorum...) e albergo per insediamento dei batteri per lo stesso principio su cui si basano i "cannolicchi" del filtro, rispetto al volume mettono a disposizione una grande superficie colonizzabile.

I legni

Sono un elemento non solo bello e decorativo ma utile e per alcuni pesci quasi indispensabile. I loricaridi amano particolarmente e alcune grattano il legno ingerendone in parte. Sono il miglior substrato per i muschi e per piante epifite. Essendo legni, colorano l'acqua con sostanze naturali, tannini, rendendola gialla o ambrata e la cosa, se il legno non si fa bollire adeguatamente e sopratutto se non si tiene a bagno per molti giorni può essere più prolungata del previsto in acquario. Questo non pregiudica assolutamente la salute di piante ed animali acquatici, anzi fa più bene che altro, solamente colorerà l'acqua riducendo un po' la luce passante. Quello che invece può accadere (e accade quasi sempre) è la formazioni su questi legni immessi di colonie di batteri o funghi, in ammassi biancastri gelatinosi o lanugginosi e bianchi, se l'acquario non è rodato. L'aspetto di questi insediamenti non è certo piacevole e queste colonizzazioni possono perdurare molto a lungo. Non sono pericolosi per il sistema acquario, rimuoverli manualmente di solito non risolve il problema che per qualche giorno dopo il quale ci troveremo da capo. Si può insistere e magari tenere la cosa sotto controllo, ci si può provare ma il fatto sicuro è che questi fenomeni sono tipici dell'acquario in "partenza" e andranno seguendo un loro ciclo. Non ci stupiamo se la bollitura non ha impedito queste formazioni, ci sono completissimi studi in rete sull'argomento. I legni a più alto beneficio rimangono il Mopane e la Mangrovia. Quest'ultima stimola apparentemente la vitalità di crostacei e loricaridi in modo particolare. Io consiglio ogni anno o meno di introdurre legni di mangrovia nuovi togliendo quelli vecchi.

 

Pietre e sassi

A qualcuno parrà forse assurdo ma c'é gente che compra su internet chili di pietre, pregiate, dalle caratteristiche, sopratutto estetiche, molto fini e gradevoli. Questo è il caso delle Dragon stone, Seiryu stone o delle Arcobaleno, molto belle e decorative. Come si diceva più sopra, ci sono rocce che cedono all'acqua calcio e sali, portando ad una salita del Ph di cui dobbiamo tenere conto. Possiamo dividere rocce comuni in calcaree e non. Granito, Basalto, Lava, Porfido, Ardesia, pomice non cedono nulla di importante ad esempio e possono essere tranquillamente utilizzate. Teniamo presente il peso che si andrà a sommare al tutto all'interno della vasca nel caso ad es. del granito. La porosità di una roccia è in genere utile alla flora batterica e alla microfauna che si sviluppa, io per esempio uso volentieri lava e pomice ed ho sostituito nel tempo le mie rocce più dense e pesanti. Possiamo reperire le rocce che vogliamo in natura, fare il test dell'acido, bollirle ed utilizzarle. Sassi grandi e piccoli, lastre e quello che vogliamo. Alcuni pesci amano ripulire sassi lisci, ciottoli, dalle alghe e film batterici. Introduciamo magari una certa varietà di superfici per vedere quali sono più gradite. Ci sono come per le piante arredi in plastica, anche ben fatti ma personalmente io relegherei la plastica in acquario allo stretto necessario, ove le sue proprietà specifiche la rendano insostituibile da altro. In genere reputo una vera schifezza l'arredamento plastico, questione di gusti e visione.

 

Una soluzione che mi sono inventato e che ha avuto un impatto eccezionale è stata una parete in argilla poi fatta cuocere e usata come sfondo-superficie filtrante. Questo rettangolo di spessore 2,5 cm circa in terracotta è ottima soluzione filtrante e albergo per batteri, supporto per muschio e piante, rifugio per neocaridine e sfondo naturale a livello visivo.