I Pesci

Sicuramente il soggetto attorno a cui ruotano gli sguardi delle persone in un negozio e dopo a casa nostra, per la loro vivacità, cromaticità variabile, conformazione e comportamento. Sono quelli che si osservano dal proprio divano in completo relax, mentre si rincorrono, mangiano o si corteggiano. Sono quelli che fanno stupire i bambini, di cui molti sono schiavi, arrivando ad accontentarli in acquisti inopportuni di bocce col pesce rosso (carassius auratus) perché vogliamo spendere poco. Beh, la mia personalissima opinione è che o si fà l'acquario o niente, la boccia è una tortura medioevale o per lo meno visto che oggi sappiamo quanto sappiamo, evitiamo di far stare male un animale che non può lamentarsi sonoramente ed avvertirci così che sta male. Impariamo a dire dei no, oppure entriamo nel mondo dell'acquariologia, magari con pochi soldi ma con buon interesse, sarà una bella esperienza.

Quando acquistiamo un pesce e viene chiuso con una buona parte di aria nel sacchetto, facciamo in modo che il trasporto duri il meno possibile e che non subisca shock termico. L'ossigeno dell'aria va esaurendosi e l'animale subisce uno stress dato dalla cattura e dal viaggio. Ricordare che al momento dell'immissione di un nuovo pesce nell'acquario avremo bisogno di equiparare la temperatura dell'acqua del sacchetto di plastica ove è contenuto a quella della vasca. Questo si può fare mettendo a galleggiare il sacchetto nell'acquario per 15 minuti. C'é chi all'arrivo mette il pesce con la sua acqua in un recipiente aperto e aggiunge ogni tot minuti un po' di acqua di acquario in modo da fare abituare l'animale alle nuove caratteristiche chimiche dell'acqua, cosa che è importante quanto la temperatura. Non è consigliabile versare l'acqua proveniente dal negozio nel nostro acquario per motivi sanitari. Poi andrebbe preso col retino e messo a bagno. Luci forti e comportamenti dei già residenti potrebbero spingere il nuovo arrivato a nascondersi e non mangiare per un po'. Osserviamo il suo comportamento per qualche giorno.

Infatti, il comportamento, il carattere diciamo, ha una sua importanza. C'é un certo "colore" caratteriale della specie rintracciabile nelle schede che si trovano su internet, una carattersitica media. Poi ci sono specie che messe alle strette (vasche piccole o troppo popolate, nessun rifugio disponibile, disturbi esterni) reagiscono malamente diventando aggressive e tra queste, ce ne sono di quelle possibili generatrici di danni ad altre coesistenti, quindi informarsi.

 

Otocinclus

Utile ma delicato

Sono pesciolini simpatici, sud-americani,  molto pacifici ed utili mangia-alghe. Scordiamoci, come quasi tutti gli alghivori, che ci levino di mezzo le alghe a pennello marroni o nere. Essendo molto legati alla presenza di alghe verdi, non bisogna fargli mancare sostanze come verdure sbollentate spinaci e simili, per aiutarli a mantenersi in salute e sazi,. A livello quantitativo mangiano comunque poco essendo piccoli. Meglio provvedere all'immissione in gruppo altrimenti ne soffre e si farà vedere poco. Evitiamo pesci aggressivi nella convivenza. La delicatezza sta nel fatto che sono poco tolleranti ad acque inquinate o immature con nitriti o alti valori di nitrati e muoiono più facilmente rispetto ad altri. Non acquistiamoli come primi pesci se non siamo sicuri della stabilità dell'acqua. pH da 6,5 a 7,5 e temp. medio fresca da 20 a 26°. Posizione fondo, arredi, vetro.

 

Colisa Lalia

Tinte orientali

E' un pesce di origine indiana, anche in Pakistan e Bangladesh ed è un anabantide e quindi dotato di un organo supplementare per respirare anche ossigeno atmosferico, capacità comune a  pesci di acque ferme (Trichogaster, betta ecc...) e soggette a cali che per motivi di sopravvivenza possiedono questo "superpotere". Nella mia foto a fianco vediamo un esemplare maschio a livrea cobalto ma la livrea nativa è azzurra striata di arancio-rosso e sfumature di verde-grigio, anch'essa molto bella. La femmina è normalmente più piccola ed ha colori più tenui. Un'altra curiosità è che le pinne ventrali sono come due lunghi baffi, pinne filiformi con capacità sensoriali per cui possiamo vederlo muoverle come a sondare l'ambiente circostante.  Il comportamento è generalmente pacifico se l'acquario ha gli spazi vitali necessari ma nel periodo della riproduzione può essere aggressivo e mentre l'acqua può avere lari standard e non ci sono problemi, l'ambiente deve essere però con buona vegetazione meglio ancora se galleggiante. Questa razza insieme ad altre infatti crea il tipico nido di bolle in superficie tra i vegetali e lo mantiene. Posizione di nuoto centro-alta.

 

Coridoras Agassizii

Perlustratori del fondo

Ci sono molte specie (più di 180) di Corydoras ed è uno dei pesci più in voga in acqua dolce. Provenienza sud-americana e biotopo amazzonico, possibilmente sabbia fine per facilitare l'utilizzo dei barbigli, o almeno non un substrato tagliente. Pesce di gruppo che abita il fondo, onnivoro e pacifico, avrebbe bisogno di acquari abbastanza grandi, non certo piccoli, sopratutto se il gruppetto che facciamo va oltre i 3-5 esemplari. Per l'acqua non ci sono particolari problemi come per la temperatura, tutto standard. Ph 6-8, temp. 25°. Si ricorda che a dispetto di definizioni come pesce "spazzino" non mangerà altro che cibo e qualche alga di tanto in tanto ed anzi è sensibile a substrati sporchi, quindi pulizia da non trascurare troppo. Può salire con scatti alla superificie ed ingoiare aria per poi ritornare in basso e non è segno di mancanza di ossigeno, è un comportamento della specie, poiché può assorbire ossigeno a livello intestinale. Posizione nuoto, fondo.

 

Rineloricaria lancelolata

Tranquillo inquilino

Proviene da Perù, Bolivia, Rio Paraguay ed è della famiglia dei Loricaridi (Loricariidae) come il classico Ancistrus, il già citato Otocinclus, e vari. Colorazione rosso, rosso-mattone, marrone. Sicuramente come per gli altri di questa famiglia è bene che l'acquario sia ricco di piante (che non danneggia) e legni, su cui mangia e staziona. Sta anche sui vetri e percorre ogni tanto il fondo. Buona una corrente in vasca come può suggerire la sua forma, non è da mettere in un ambiente tipo Betta per esempio. Come dieta è simile agli Otocinclus e forse anche più di bocca buona, mentre si può tranquillamente dire che ne condivide il carattere mite. L'acqua è standard, medio-dura, Ph da 6,5 a 7,5 e temperatura standard sempre buoni i 25°. Posizione fondo, arredi, vetro.

 

Kryptopterus Bicirrhis

Eleganza di vetro

Anche se a prima vista non si direbbe è della famiglia dei Siluridi e proviene principalmente dall'Indonesia e dalla Thailandia e quello che salta all'occhio è certamente l'inconsueta trasparenza data da una sostanza oleosa tra le sue fibre muscolari, visto che tutto quello che è invece interiora e organi è riunito molto vicino al capo. Munito di due lunghi barbigli direzionabili, nuota elegantemente e mollemente, preferisce una certa corrente a cui si allinea in gruppo, preferibilmente dai 4-5 esemplari in sù. Può arrivare anche a 10 cm, mentre per le caratteristiche dell'acqua siamo sempre sullo standard, senza preoccupazioni ph 6,5-7,5 e temp. 20° - 25°. Per venderlo viene abituato commercialmente al cibo secco ma sarebbe attirato altrimenti da cibo vivo. E' pacifico e socievole ma una saetta quando arriva l'ora di mangiare, veloce in modo sorprendente. Fortunatamente anche forse per questo aspetto "trasparente" e natante sempre nella stessa zona di corrente, non costituisce bersaglio da parte di attacchi di pesci aggressivi. Riproduzione difficile. Posizione nuoto centrale.

 

Pseudomugil furcatus (Popondetta furcata)

Moto perpetuo

Quello che sicuramente può stupire di questi pesciolini provenienti dalla Nuova Guinea classificati solo nel 1980, è la loro mobilità estrema (se si trovano a loro agio) sopratutto dei maschi che non smettono mai di fronteggiarsi e di perseguitare le femmine, senza provocargli danni ma purtroppo nel caso di acquari aperti fino a farle saltare fuori accidentalmente. Non sarò obiettivo perché sono un loro grande fan e sono una vivace ed a me graditissima presenza, sono pesci molto robusti e curiosi, suscitano immediata simpatia. Per la qualità dell'acqua nessun problema Ph: 7-8 e temp. 24-26 °. La colorazione è grigio argento tendente alla trasparenza, gli occhi sono azzurri e nei maschi le pinne sono gialle, estensibili durante i loro fronteggiamenti, dove quando prevale un dominante assumono, nel vincitore, sfumature rosse. Accettano qualsiasi cibo purché di dimensione adeguata. Si riescono a riprodurre ma le uova sono facilmente predate e vengono deposte generalmente tra  il muschio o la riccia. Posizione nuoto centrale.

 

Pangio kuhlii (Acanthophthalmus kuhlii)

L' esploratore del fondo

Viene dall'Indonesia e Malesia questa pacifica "bisciolina" provvista di barbigli. E' celebre in acquariologia da molti anni, in varianti simili e sempre bicolori o anche in variante monocromatica senza disegni. Senza dubbio ama grovigli di radici piante e rifugi in cui passa molto tempo esplorando col suo corpo anguilliforme. Sembra liscio a guardare ma ovviamente è una protezione di piccola scaglie. Personalmente mi è sempre piaciuto e sempre l'ho desiderato avere tuttavia ho sempre pensato che avesse bisogno di acqua più tenera della mia e quindi per un po' ho lasciato stare. Devo dire che però si sono poi adattati bene quando li ho presi, come il mio Pangio Oblonga che ho da sempre ma i valori ideali sono Ph tra il 6 e 7 e temp. fino a 28 °.  Ricordiamo che il Ph non si misura in scala lineare e un valore Ph anche solo 7,3 è ben più basico di 7. Posizione, fondo.

 

 

Pangio Oblonga (Acanthopthalmus oblongus)

Esploratore color cioccolato

Il Pangio Oblonga un parente stretto del precedente Kuhlii, generalmente un po' meno commercializzato per la livrea meno appariscente, copre come provenienza un areale più vasto Viet Nam, Laos, Cambogia, Indonesia, Sumatra, Borneo, India, Bangladesh e Java da cui anche uno dei suoi nomi alternativi Acanthophthalmus javanicus. Per le sue specifiche come acqua di Ph tra il 6 e 7 e temp. fino a 28 ° possiamo rifarci al Kuhlii di cui condivide le stesse abitudini. Personalmente mi è piaciuto tanto quanto il più striato cugino e si è dimostrato robusto anche se non è consigliato per acquari instabili e acerbi. Posizione, fondo.

 

 

Farlowella Acus

Nasuto loricaride

Facile da intuire la dieta prevalentemente vegetariana di questo affusolato e "nasuto" loricaride, con la bocca posta inferiormente come la Rineloricaria e sicuramente ama legni di torba, piante e alghe da mangiare. In acquario non raggiunge i 20 cm che raggiunge in natura fermandosi al massimo a 15, quindi comunque consideriamo la cosa se vogliamo più esemplari. Gli occhi sono particolari e protetti da una membrana contraibile. E' un pesce reputato tra i delicati, meno tollerante della Rineloricaria e non sempre risulta facile allevarlo, come valori ama acqua medio tenera tra Ph 6 e 7 e temperatura non superiore a 27° dove andando oltre ne può soffrire. E' pacifico e si muove un po' goffamente come la rineloricaria a causa della propria corazza di placche ossee. Viene commercializzato spesso come Acus la Vittata, a cui è praticamente identico ma quest'ultimo ha il rostro anteriore più sottile e lungo. Il mio per adesso sta bene ma ancora non ha passato l'estate. Posizione, fondo, arredi, vetro.

 

Gastromyzon Borneensis

Guizzante "razzetta"

Provengono come dice il nome dal Borneo questi curiosi pesci di acque ben ossigenate e principalmente dalla dieta alghivora. Corpo compresso lungo massimo 5 cm che può ricordare, anche se erroneamente, una piccola razza. Temperamento docile, qualche scaramuccia tra i simili e scatti velocissimi all'occorrenza. Mangia su vetri e arredi, prediligendo sassi lisci. La difficoltà è che vorrebbe acqua ben ossigenate e mosse mentre non dovrebbero mancare le alghe. Non è facile farlo stare bene, comunque per l'acqua il Ph può essere abbastanza variabile e la temperatura standard 25° con attenzione ai picchi estivi dove soffre. I miei hanno passato un'estate anche a 30° ! Posizione, fondo, arredi, vetro.

 

 

Puntius Denisonii (Barbus denisonii)

Il criprinide dalla striscia rossa

Proveniente dall'india meridionale è un bel pesce (anche chiamato Crossocheilus denisonii) molto ricercato e messo in pericolo proprio dal mercato di cattura. Robusto e socievole, nuotatore e di gruppo ha bisogno di vasche grandi. Dorso verde-grigiastro, ventre argenteo, la pinna caudale è provvista di due macchie una nera ed una gialla per ogni lobo e la caratteristica più evidente è una banda nera che percorre il corpo in lunghezza e che inizialmente è sormontata da un'altra rossa sul muso, rosse anche sfumature su pinna dorsale. E' un pesce di media grandezza che come spesso accade in acquario rimane massimo 12 o 13 cm. Valori di acqua media Ph da 6,8 a 7,2 e temp. a fino a 25 °C. Indole tranquilla e non da problemi di compatibilità, può essere disturbato da specie frenetiche. E' onnivoro ma mangia volentieri alghe, l'alimentazione dovrebbe essere varia. Posizione nuoto, centrale.

 

 

Misgurnus anguillicaudatus

Pesce barometro

Questo cobitide di fondo, allungato e guizzante, è originario dell'Asia orientale ma è stato in seguto introdotto anche in Europa e in Italia. E' una specie in grado di sopportare acqua poco ossigenata e inquinamento, per questo forse sopravvive anche nel nostro Po. Come altri pesci, è in grado di assumere ossigeno atmosferico a livello intestinale, emergendo per ingoiare aria. In natura supera cneh i 25 cm. in acquario è variabilmente più piccolo. Una sua famosa particolarità è la sensibilità alla pressione atmosferica che allo scendere rende il pesce molto più attivo. Normalmente è un pesce poco visibile e tranquillo, paragonabile ad un Pangio. Non ama l'acqua troppo calda attenzione d'estate quindi, tuttavia è indiscutibilmente robusto ed accetta quasi ogni tipo di cibo.

 

 

Poecilia reticulata (Guppy, Lebistes)

Un classicone

Facente parte della famiglia dei Poecilidi, molto grande, questo pesce è uno dei più comuni ed allevati in acquario. La caratteristica dei colori sgargianti e della prolificità quasi problematica, ne ha fatto un classico del primo acquario. Pare che oggi a forza di selezionarli in base a criteri puramente estetici e cromatici gli individui in commercio non siano più così robusti come una volta. Ovovivipari sono capaci di arrivare a saturare l'ambiente vasca, le femmine con un solo accoppiamento arrivano ad avere sei covate dove la gestazione dura circa un mese o poco meno. In più, la maturità sessuale giunge ad appena 3 mesi d'età. Nonostante gli adulti tendano a mangiare i piccoli ce ne saranno sempre molti. Praticamente vive con qualsiasi tipo di acqua ma sovente viene fatto vivere in acqua abbastanza basiche, è tollerante ai nitrati più di altri e può sopportare temperature basse e alte ma quella dei 25° è la solita buona scelta. Mangia granulare tranquillamente. Insomma che dire, un ottimo pesce da pricipianti ma occhio alle invasioni !

Un grazie ad Antonio per avermi fatto fotografare un suo esemplare

 

 

Macrognathus siamensis

Puntuta anguilla asiatica

Non è facile reperire notizie a suo riguardo per cui, volentieri ne metto insieme per questo pesce che possiedo da poco ma che già mi piace molto. Consideriamo che come i suoi consimili raggiunge dimensioni importanti, in questo caso 30 cm, in acquario si spera meno ma prendiamolo se abbiamo almeno un metro di lunghezza di vasca.  La sua origine è asiatica e la temperatura che sopporta è comoda 23-28°. Il tipo di acqua è medio-dura, insomma fin quì tutto bene. Dove casca l'asino può essere nell'alimentazione, dove in molti casi è difficile che si adatti al cibo secco in granuli o scaglie. Se lo acquistate da un negoziante che asserisce di nutrirlo come tutti gli altri cercate di capire se è vero ed assicuratevene. Può essere infatti che questo adattamento ci sia stato ma ricordate che non sarà sufficiente a questa specie, pare che soffra molto di alimentazione in secco, bisogna integrare almeno con congelato, in gelatina o ovviamente meglio, con vivo. Per questa sua preferenza è pericoloso affiancarlo a specie che può fagocitare, piccoli pesci, microcaridine. Nonostante questo però, il suo carattere è normalmente pacifico e tollerante. Sintetizzando, è pacifico con i vicini che non potrebbero costituire uno spuntino (non ci penserà due volte) e al contrario di altre, diciamo, anguille, è ben felice se in gruppo mentre lo è meno in solitudine dove può manifestare una dose maggiore di aggressività. Altra cosa, è un pesce particolarmente agile e curioso, tende alla fuga sopratutto se spaventato. E' un pesce che si muove a livello basso dell'acquario ma è bello vedere che ogni tanto scala piante e arredi, un grande esploratore. Ama la sabbia ed interrarsi. Molti lo danno per notturno, sarebbe la sua natura ma lo si potrà vedere anche di giorno se siamo fortunati e se gli offriamo molti nascondigli come necessario.

Un aggiornamento sulla mia situazione: ne avevo due, ma litigavano sempre, diciamo che una prevaricava l'altra, e dati i loro energici alterchi le ho separate, regalandone una ad altri, dove per questione di alimentazione non adatta è dimagrita e poi fatto una brutta fine purtroppo. Devo dire che, ho trovato un cibo secco di suo gradimento, è cresciuta più in larghezza e un po' in lunghezza ma siamo ancora nell'ordine dei 20cm max. Come molte specie date per evasive che mi è capitato di avere, non ho nel mio acquario avuto alcun problema del genere. La sua aggressività è praticamente zero e non da fastidio a nessuno, nemmeno ai nuovi ospiti, cpo orange, neo caridine ecc... Ovviamente alle dafnie vive reagisce giustamente con grande entusiasmo, ha eletto la sua tana e ne sono molto contento devo dire. 

 

 

Badis badis

Piccolo Camaleonte

Questo pesce di origine asiatica che in acquario si ferma a circa 5-6 cm., ha la caratteristica di mutare di colore in base al suo stato d'animo e di salute. E' un buon cacciatore di avannotti e per es., piccoli Guppy. Questa sua preferenza per il cibo vivo rimarrà anche se lo abituerete col secco e la mancanza totale nel menu del primo tipo, può essere motivo di scarsa bellezza della livrea e dimagrimento. Come acqua richiede valori tranquilli e medii, Ph 6.5 - 7.5 e temperatura solita a 25° con tolleranza di oscillazione. Richiede rifugi e zone ombrose, piante e acqua non troppo mossa. Ha un bel modo di muoversi dall'apparenza riflessiva. E' possibile farlo riprodurre in cattività, dando alla coppia una mezza noce di cocco per esempio o egual tana.

Un grazie ad Antonio per avermi fatto fotografare un suo esemplare

 

 

Danio Malabaricus o Devario M.

Voracità guizzante

Originario dell'India, questo ciprinide dotato di barbigli quasi invisibili e bocca rivolta in alto, è un veloce pesciolino da branco, argentato con riflessi acciaio sul fianco e linee orizzontali verde chiaro, sempre metallizzate. Può superare i 10 cm e pare che sia un saltatore. Gradisce acqua un po' mossa, luce e buona piantumazione, ha un nuoto rapido e scattante e quando mangia in gruppo può fare piazza pulita di ciò che galleggia in pochi secondi lasciando a bocca asciutta gli altri ospiti in vasca, per questo è da considerare una diversificazione del tipo di cibo, in modo da nutrire anche gli altri (affondante\gallegiante). QUesto consiglio sul cibo è mio personale, non ho trovato riferimenti sull'argomento ma credo che si debba sapere perché comporta un'attenzione in più. Non è aggressivo ma solo molto vivace. Vive bene a temperature  22/28°  e Ph 6.5/7.5 insomma un pesce comodo da considerare per gli inizi. Oltre che robusto si riproduce con media facilità ma per contro mangia le uova. Non avrà pietà nemmeno di altri esserini fagocitabili.

 

 

 

Betta Splendens

Tenebrosa Bellezza

Originario dell'asia e forse il più appariscente dei tanti provenienti da quella zona, il Betta (splendens) o pesce combattente, è famoso e facilmente reperibile ovunque ed allevato altrettanto ovunque non essendo di difficile riproduzione ed essendo un vecchissima conoscenza in acquariologia. Come il Colisa e Tricogaster è in grado grazie ad un organo speciale chiamato labirinto, di respirare ossigeno atmosferico. La forma delle pinne e loro andamento, la colorazione, sono risultati di incroci da cui tantissime sgargianti varietà. La bocca è sempre rivolta in su a la dimensione è 6-8 cm per i maschi mentre le femmine sono più piccole. I più appariscenti sono, come spesso capita, i maschi. Le femmine hanno colorazioni più modeste, forme più tozze e pinne corte. L'acqua consigliata è media in tutto, tendenzialmente calda, sino a 29°. Buono il fatto che se serve respirino aria ma non rendiamo, come sempre dovremmo fare, estreme le condizioni di vita ai nostri Betta, anche riguardo alla differenza di temperatura tra acqua e aria che può essere pericolosa. Amano nuotare in superficie e sostare appoggiati su oggetti e piante. Il cibo è ben accetto di ogni tipo ma bene sarebbe il variare la dieta quanto possibile. Non è possibile inserire due maschi in vasca a meno di avere un acquario veramente grande; sono molto territoriali e anche con la femmina, dopo la deposizione delle uova nel nido di bolle, risultano estrememente aggressivi. Da evitare la convivenza con specie aggressive o simili a un maschio, cioé con pinne lunghe o fluttuanti. Le femmine possono essere una o più. L'aggressività tra maschi fa sì che esista la tradizione nei paesi di origine di farli combattere come i galli vengono fatti combattere in Messico, cosa che per entrambe le specie sarebbe non fatale in natura, ma date le condizioni restrittive fatale diventa.

 

 

 

Paracheirodon axelrodi (Cardinale)

Gemme di colore

Simili ai neon per molti versi ma più difficili da far riprodurre i Cardinali sono pesci molto venduti da quando sono stati scoperti, anni dopo i Neon veri e propri. Nei neon la banda rossa si interrompe circa a metà lunghezza del corpo mentre dei cardinali continua. E' un caracide pacifico e ovviamente da branco, è originario del bacino amazzonico e ama pertanto acque abbastanza acide, tuttavia, non hanno problemi ad adattarsi, gradatamente a 7 o 7 e poco più. Arriva a 4 cm circa e la femmina è più robusta. Il loro contributo all'estetica della vasca è di grande pregio in effetti, ed è facile che i neofiti li acquistino. La temperatura a loro gradita è però dai 23 ad oltre i 25 gradi sino ai 28 (rilevati in ambienti naturali) mentre i neon (Hyphessobrycon innesi) pare gradiscano più fresco. Sono più difficili si diceva, da riprodurre rispetto ai neon, la coppia si forma con maggior difficoltà. La colorazione può sbiadire di notte, al buio. Come sempre è consigliato un bell'ambiente piantumato e un fondo scuro (a cui i pesci rispondono con colorazione più spiccata) e magari foglie di catappa.

 

 

Peckoltia vittata (L103)

Mimesi acquatica

Un loricaride tra quelli "tascabili", rimane di norma dui 12-14 cm ed ha colorazioni mimetiche, come immaginabile. Vasca piantumata e ricca di nascondigli, fondo scuro e magari sabbioso. Sempre valido il discorso d'integrare con vegetali sbollentati e spirulina ma può gradire anche cibo proteico di tanto in tanto. Di regola gradirebbe acqua non durissima, insomma parliamo anche questa volta di un pesce amazzonico. Temperatura 22-26°. Pacifico, qualche scaramuccia con individui della stessa specie come di frequente accade, bene per la comunità, da non mettere alle strette con pesci di fondo di maggior dimensione.

 

 

Tanichthys Albonubes Gold

Piccole fiammelle

Origine asiatica, Cina, Vietnam. Vegetazione desiderabile, acquari di media grandezza, sono pesci di carattere pacifico. Nella varietà gold come nelle altre colorazioni, sono pesci vivaci e con appetito perenne. Da allevare in branco e da non esporre a temperature troppo alte, poiché tollerano meglio un'acqua fredda a 20° e anche meno ma non superiore ai 26°, a quanto riportato in rete. Ph medio e comodo, alimentazione facile. I maschi, come in moltissime specie, esaltano i loro colori nel momento della competizione riproduttiva e gerarchica.

Per fortuna lasciano in pace gli abitanti più delicati, neocaridine ecc... La riproduzione avviene in acqua aperta e non c'é cura parentale. I cicli di deposizione si susseguono senza fermi ma proprio per la non curanza descritta avere un acquario ben piantumato garantisce l'eventuale miglior sopravvivenza degli avannotti. La loro grandezza in natura è max 4 Cm.

 

 

 

 

Doryichthys Deokhatoides

Un ospite veramente speciale

Normalmente ho imparato a non entusiasmarmi e comprare senza usare il cervello una specie di pesce solo perché strana e bella, comportamento a cui sarei portato. Tuttavia davanti al Doryichthys in questione ho pensato di fare uno sforzo per allevarlo, mettendocela tutta. Il fascino di questo pesce, se non si è solitamente ipnotizzati dalla ricerca del colore a tutti i costi, è innegabile. Movimenti lenti, circospetti, occhi che si muovono e una pacata curiosità che lo fa pattugliare ogni pertugio alla ricerca di cibo.

Veramente poche le apparizioni di questo pesce nei negozi e poche, le eseprienze e le informazioni in rete se le paragoniamo a quelle correnti per le altre specie. Quando l'ho visto, conoscendo il pesce ago (mare) ho chiesto se fosse di acqua salmastra (brutta abitudine la vendita di pesci a orologeria, pesci abituati a gradi di salinità incompatibili) e solo dopo aver consultato sul mio cellulare al volo internet mi sono convinto. Mi è stato venduto dicendo che era stato abituato al granulare.....

Sinceramente non c'ho creduto neanche per un secondo (mi stupisco ancora di cosa si fa per vendere) e infatti dopo un primo ridicolo tentativo mi sono messo alla ricerca, empirica, di un cibo che non fosse solo e soltanto il vivo, pur avendo messo in conto la cosa. Il suo ambiente è corrente lenta molto ricca di vegetazione, e non è il caso di affiancarlo a specie, aggressive ed a specie troppo velocemente voraci, non arriverebbe a mangiare quasi nulla, essendo lento e circospetto. Curioso il suo modo di avvicinarsi e risucchiare la preda, sembra aver bisogno di allinearsi in un certo modo all'obiettivo. E' evidente la parentela col cavalluccio marino, tanto che anche qui il maschio cova le uova passate dalla femmina. Al massimo una ventina di cm, provenienza asiatica, Laos, Malesia, Indonesia, Sumatra e Borneo. Quindi diciamo che per acqua e temperatura è tipicamente asiatico e non ha problemi di ossigenazione ma è sul cibo, come spesso capita, che casca l'asino. Dei due esemplari che ho acquistato, uno, il piu' grande non ce l'ha fatta e mai l'ho visto mangiare. Per l'alimentazione ho trovato per fortuna un tipo di cibo congelato che alterno a dafnie vive. Il vivo è la passione del Doryichthys che è incuriosito da cio' che si muove e ogni tanto può far scomodare a ripetizione le neocaridine se se ne ha in vasca. Se ha cibo non ha grandi motivi per infastidirle. Il secondo esemplare più piccolo, si è dimostrato piu' adattabile ed è quello che mi permette le osservazioni riportate. La terza foto a destra ritrae l'apparato boccale che si avvicina ad una dafnia, cerchiata in rosso.