L'alimentazione

Come intuibile, ci sono cibi generici per pesci onnivori e cibi specifici per pesci ad esempio vegetariani. Ci sono preparati industriali che per la loro costituzione fisica sono più adatti di altri alla specie che vogliamo alimentare, ossia semplicemente, i fiocchi tendono a galleggiare, le pastiglie giungono sul fondo e i granulari hanno diverse "pezzature" e capacità di affondamento. Questo perché ad es., se abbiamo dei Corydoras dobbiamo essere sicuri che il cibo arrivi sul fondo e non sia tutto predato in caduta, altrimenti rischieremmo di affamarli senza accorgercene. Per lo stesso motivo, le pastiglie, o tabs, o dir si voglia, non sono adatte a quei pesci di superficie o mezz'acqua che ignorerebbero le stesse appena toccano il fondo e magari, ai loro occhi si perdessero tra la vegetazione. Ancora, tra i pesci cosiddetti di fondo, ce ne sono molti che preferiscono alimentarsi di notte, a luci spente. Poi c'é una serie di pesci che beneficiano in modo particolare di cibo proteico ed altri invece a cui risulta deleterio. Da informarsi come sempre sulle esigenze alimentari delle specie. Ricordiamo che tutti i pesci non vegetariani possiamo dire siano ben contenti di avere disposizione cibo vivo, come dafnie e artemie ma non sempre è possibile e certamente non è comodo da reprerire-produrre-mantenere. Fortunatamente alcune di queste specie in fase di allevamento, vengono abituate ad accettare cibo secco. Sembra molto importante l'alga spirulina, un componente vegetale dall'apporto di nutrienti molto ricco ma equilibrato ed esistono mangimi con integrazioni vitaminiche.

Usando il mai troppo scomodato buonsenso, possiamo capire che alcuni dei nostri cibi, in particolare quelli vegetali, vanno benissimo anche se nel Rio Negro non piovono normalmente zucchine, per esempio. I pesci gradiscono quest'ultime assai, sbollentate o al forno. Gli otocinclus che si nutrono principalmente di alghe sono attirati dalla zucchina e così anche diversi loricaridi dalle esigenze particolari. Vengono citati anche cavoletti di bruxelles, molto quotati gli spinaci, il cavolfiore. Normalmente la verdura così proposta non deve rimanere a bagno in eccesso per più di tre giorni, sopratutto se i pesci la spostano in zone poco visibili e va in marcescenza. Per le Caridine la scelta credo sia più ampia. Io ho provato olive nere, ovviamente non condite o salate, con buon successo, mentre per la carne bisogna fare attenzione; mi è capitato che una delle Caridine s'impigliasse una zampa tra le fibre di un pezzettino di carne cruda e se la portasse in giro, per giorni. Ho provato vari cibi e nel limite del nostro raziocinio, possiamo provare. I pesci di fondo, i loricardi, gradiscono che i cibi non galleggino. Ancoriamo con un peso, una ventosa o altro, le foglie di spinaci, ad. es, al fondo se vogliamo che vengano consumate. Se forniamo verdure del tutto crude e non sbollentate è possibile che vengano mangiate dopo un paio di giorni, quando leggermente macerate nell'acqua e rese edibili per le bocche delicate di alcuni abitanti.